Appuntamento a Phoenix
La copertina di Appuntamento a Phoenix

Appuntamento a Phoenix. Immigrazione clandestina secondo Tony Sandoval

Giocare il tutto e per tutto per amore e per amore dell’arte.

Mettere a rischio la propria vita per raggiungere i propri sogni.

Questo è ciò che ci racconta Tony Sandoval, ad oggi una delle matite più apprezzate e conosciute del mondo del fumetto, in Appuntamento a Phoenix.

Appuntamento a Phoenix

Un graphic novel autobiografico fuori dai suoi consueti toni: in Appuntamento a Phoenix troviamo un giovane Sandoval, poco più che ventenne, che dal nativo Messico senza prosepettive sogna di arrivare in America per disegnare come i suoi eroi della tavola.

Per farlo vuole raggiungere la propria fidanzata americana: i due sperano di incontrarsi nella città di Phoenix, ma prima di allora dovranno “superare” la lunga storia di chiusura del confine tra Messico e Stati Uniti.

Quello di Sandoval è un racconto che riesce ad immergerci in a meno di 100 pagine in una realtà che ancora oggi, proprio come nel 1998 quando è ambientata la storia, è molto drammatica.

Appuntamento a Phoenix

Certo, la storia di Appuntamento a Phoenix non assume mai i contorni dello spaccato di denuncia sociale (non possiamo neppure chiedere questo a Sandoval) ed i suoi toni sono altri, molto più vicini allo stile “film ottimista”.

Non per questo bisogna dimenticare che Sandoval tenta la sua traversata grazie ai coyote, persone messicane che portavano altri messicani al di là del confine, in un periodo in cui morivano una media di 5 persone a settimana.

La storia dunque è interessante, il tratto di Sandoval come sempre è riconoscibile anche se effettivamente stavolta diverso (colori caldi, tratti non troppo fantasy/grotteschi).

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Una vicenda con i piedi per terra ma comunque sempre con lo sguardo positivo: non c’è mai un momento veramente drammatico, anche se si passa attraverso eventi scioccanti, e si rimane con un vago retrogusto di dramma e di percezione di una realtà “storta”, che nessuno è ancora riuscito a raddrizzare.

Lettura consigliata soprattutto ai ragazzi, che magari non vogliono vederti sbattuto brutalmente in faccia il dramma dell’immigrazione clandestina, ma che attraverso opere come questa possono iniziare a capire quanto sia complesso e complicato, per molte persone che sono semplicemente nate dalla parte sbagliata del mondo, riuscire a raggiungere anche il sogno più semplice.

Come tentare di raggiungere l’amore o percorrere una strada professionale.