Thanks for the Zombies – Oltre gli Zombie c’è di più

Questo non è il primo lavoro di Stefano Fantelli che recensisco, ma il primo a che sposa il fumetto e la sua speciale abilità nel confezionare racconti: sto parlando di Thanks for the Zombies, secondo numero della collana Oneshock di Edizioni Inkiostro scritto insieme a Marco Greganti..

thanksforthezombies (1)

Tutto ciò che Fantelli racconta somiglia a una fiaba un po’ tetra, tutti i suoi personaggi sembrano usciti dal circo e hanno la sua stessa duplice natura: drammatica e festosa insieme.

Quando si parla di Zombie,  mi cascano le braccia (e anche qualche altra appendice, ma solo metaforica): questi cadaveri smunti, strascicati, puzzolenti e senza cervello sono poco affascinanti.
Si possono modificare le loro caratteristiche rendendoli più veloci, parlanti e più belli ma niente, rimangono schifosi.
Sono carne marcia, dopotutto.

Per rendere appetibile e innovativa una storia di zombie non bisogna puntare più su di loro.

Lo so, può sembrare un controsenso, ma è così: ecco svelato il successo di The Walking Dead.
Robert Kirkman è riuscito a farci di nuovo appassionare alle storie di Zombie non parlandoci di loro, ma raccontandoci dell’Umanità attraverso le sue intricatissime dinamiche etico-sociali.

Lo Zombie deve essere un pretesto per raccontare Altro.

E così, in Thanks For the Zombies, i non-morti fanno da cornice a un gruppo di personaggi strampalati che sembrano essere usciti dai deliri di un pazzo.
O di un poeta.

thanksforthezombies (2) Un esempio:

Cane Pazzo, il protagonista, poteva essere il personaggio più ridicolo del mondo.

Un tizio enorme in mutande di pelle, polsini e una maschera degna della vetrina del peggiore sexy shop in mezzo a un’apocalisse zombie.
Dai, ma di che cosa stiamo parlando?

E invece no, nonostante la sua forma grottesca e surreale a Cane Pazzo gli si vuol bene fin da subito.
Si capisce che ha un’anima, che la sua sua storia merita di essere ascoltata, che è un Eroe sui generis imperfetto ma vero.

Poi arriva Desert Girl, grazie al tratto di  Christian Ferrero non puoi fare altro che rimanere di stucco: è delicata come una fata con il suo corpo esile e la Musica del suo violino.

Una creaturina di cristallo, fragile e raffinata.
Ma proprio quando credi di averla inquadrata, anche lei si libera dalla gabbia della sua categoria e lo fa rivolgendosi a Cane Pazzo nella maniera più inaspettata:

Che battuta di merda”.

E nonostante il turpiloquio non perde una virgola della sua delicatezza.

Quando ho incontrato Laura, ho pensato di aver trovato finalmente un personaggio fine a se stesso: Laura, esagerata, sboccata, Bad Girl da manuale, quasi citofonata.
Eppure alla fine della storia stupisce anche lei, ma non posso dirvi niente.
Pericolo Spoiler.

In ultimo, il Muto che mi ha affascinata.
Appare ad un certo punto della storia come un fantasma ma è una creatura per niente inquietante,sembra un bambino.
Non ho paura a dire che se fossi stata uno dei personaggi della storia, l’avrei sicuramente abbracciato.

Insomma, Thanks for the Zombies è una storia breve che parla di tutto fino a farti dimenticare della presenza degli Zombie.
I morti viventi sono un ostacolo alla vita come potrebbero esserlo le malattie, l’omicidio, la violenza che già fanno parte del nostro mondo.

Per gli autori la cosa più importante è restare umani ad ogni costo.
Non solo nella carne.

 

Christian Ferrero è stato bravissimo.
Il suo stile semplice, evanescente ha reso alla perfezione tutte le atmosfere dell’albo.

I suoi disegni sono stati per me l’incarnazione stessa del Movimento.

Non solo: ha delineato l’umanità dei personaggi attraverso le parti più nascoste dei loro corpi, come nel Mago di Oz:
Cane Pazzo si esprime attraverso gli occhi, Desert Girl con gli ampi gesti delle braccia, Laura grazie alle forme più strane della sua bocca.

Solo il muto parla con tutto il corpo, ma questo perché è il solo a non avere una Voce.
Forse.

Thanks for the Zombies è qualcosa di più di una storia di sopravvivenza, è un racconto corale sulla Vita.

Non viviamo nel presente, ma in attesa del futuro.

Stefano Fantelli, Marco Greganti, Christian Ferrero
Thanks for the Zombies, Oneshock #2
Ed Inkiostro
€ 5,50