[Quella che seguirà è un’ intensa dichiarazione d’amore per la Eris Edizioni spacciata per Introduzione]
Io con i libri della Eris ci ho litigato tanto.
Mi hanno richiesto tempo, mi hanno mandato in crisi, hanno messo alla prova il mio senso critico e hanno scombussolato un bel po’ il mio gusto personale.
Dicevo: “Fumetti così non potrei mai recensirli“.
Ecco, con Itero Perpetuo siamo al terzo volume recensito della categoria.
I fumetti della Eris sono libri preziosi, curati nei minimi dettagli.
Sono belli da vedere e da toccare, grazie alla scelta grafica e alla carta utilizzata;
Belli nella loro semplicità: non vantano rilegature esageratamente pregiate né formati
pretenziosi.
Sono essenziali senza cadere nella sciatteria.
L’edizione di Itero Perpetuo ne è l’esempio calzante: la sovraccoperta bianca presenta un’illustrazione semplice e i dati necessari per sapere di che cosa si tratti (autore, titolo e il logo di
Eris) ; Sul retro, una citazione e nove illustrazioni tratte dal volume, il tutto impreziosito da dettagli luminescenti.
Ma la magia avviene una volta tolta la sovraccoperta e si svela la copertina
dai colori sgargianti e piena di dettagli intricatissimi.
Da perdere la testa.
Adam Tempesta attraverso uno stile di disegno grafico, minimale ma dettagliato racconta una storia fuori di testa.
O meglio, così ho creduto per 335 pagine:
le vicende assurde e tragicomiche dei due protagonisti, l’Astronauta e il Polletto Spaziale,
sembrano pensate da più teste con un procedimento simile a quello che usiamo noi maestre quando vogliamo far sì che i bimbi inventino una storia tutti insieme, una riga per volta.
Le storie che ne escono fuori sono surreali ma coerenti fino in fondo.
Le assurdità trovano una spiegazione per circa 62 pagine e tutto sembra convergere, poi l’autore gioca con le tessere della storia e ribalta tutto nel finale, lasciandomi con una verità allucinante che mi ha fatto capire che tutto ciò che ho letto (e visto) fino a quel momento non erano affatto deliri di un pazzo ma il frutto di una regia geniale.