Purtroppo devo ammettere che questa terza edizione ha deluso le mie aspettative, e parecchio.
In parte la delusione è stata causata dagli inevitabili, quanto sbagliati, paragoni con il fratello maggiore Gamescom (a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare quest’anno) e in parte dall’annunciato aumento delle dimensioni che purtroppo non è avvenuto.
A favore dell’evento però bisogna ammettere che abbiamo finalmente provato su strada la tanto agognata next-gen anche in Italia e abbiamo visto qualche vera esclusiva succosa. Il dato che però ho trovato più incredibile è stata l’ottima risposta del pubblico, (60.000 visitatori di tutte le età) che è accorso nel capoluogo Lombardo a dimostrare il proprio interesse; non resta che sperare quindi che questo importante dato possa aiutare eventi di questo tipo a crescere sempre di più sul territorio nazionale. Magari un giorno riusciremo a tener testa alle rivali Europee e d’Oltreoceano.
Nonostante il grande e inaspettato afflusso di visitatori la fiera si è svolta in modo tranquillo e per quanto riguarda la spietata competizione tra publisher siamo ben lontani dalla sfida all’ultimo decibel della prima edizione (che io personalmente avevo apprezzato) e i vari publisher hanno presentato le loro novità in modo più semplice e ordinato, ma probabilmente con ritmi meno serrati.
Unica eccezione è stata la forte operazione di marketing organizzata da Activision durante l’apertura del primo giorno di fiera.Come avevamo già scritto sulle pagine di questo Blog, Activision aveva annunciato che i primi 500 visitatori della fiera avrebbero ottenuto in omaggio l’ambita Prestige Edition di Call Of Duty Ghosts. Inutile ormai dedicarci alla caccia alle streghe, ma come ci si poteva aspettare questa partenza strong ha causato più di qualche problema a causa dei soliti gruppi di belve nostrane sempre capaci, anche se in pochi, di creare caos grazie anche ai palesi Gap organizzativi tipicamente Italiani.
Ospite d’eccezione e padrino di questa terza edizione è stato Nolan Bushnell, fondatore della Atari e creatore di uno dei primo videogames della storia, il famosissimo Pong, che grandi e piccini hanno potuto rigiocare insieme sull’originale console in un area a tema retrogaming organizzata dai ragazzi di game collector!
Oltre ad inaugurare l’inizio della fiera, venerdi Bushnell ha tenuto un interessante conferenza sull’evoluzione del videogioco, partendo dalle sue aspettative passate a considerazioni su un futuro di innovazioni non troppo lontane.
Passiamo ora a quelle che sono state le vere novità presentate, le chicche a nostro parere più interessanti e i grandi assenti di questa Games Week 2013.
Come potete ben immaginare al primo posto spicca la fatidica sfida Microsoft – Sony a colpi di console, specifiche tecniche e giochi in esclusiva. Per la prima volta in Italia infatti il pubblico ha avuto la possibilità di toccare con mano le due nuove console e alcuni dei loro titoli di lancio!
Nonostante io sia, come saprete, un fanboy Sony, devo ammettere senza troppe riserve che questo week end se lo aggiudicano in pieno i signori in verde di Microsoft!
Il trio composto da Ryse, Dead Rising 3 e Killer Instinct spezzano le gambe al day one sony che con Killzone: Shadow Fall e Knack (entrambi comunque ottimi) non riesce a stupire come dovrebbe. Ryse mostra la potenza di One nel ricreare l’ambientazione di gioco in modo impeccabile ed elabora in modo fluido e pulitissimo epici combattimenti a colpi di daga;Dead Rising 3 dimostra quante comparse contemporanee possa elaborare la nuova console mostrandoci su schermo un vero proprio muro infinito di zombie pronti a farci a pezzi, senza fiato.
Della nuova console giapponese invece stupisce positivamente (incredibilmente) l’implementazione del touch sul pad. Usata ad esempio in killzone per attivare e gestire la classica ruota delle abilità/cambio arma.
Ma il fatto che Sony perda qualche colpo contro Microsoft nella Next Gen non dimostra una sconfitta totale per la casa Giapponese che anzi trasforma il suo stand in una vera pugnalata al cuore per tutti coloro che non posseggono una PS3. The Last Of Us, Beyond, Rain sono solo alcune delle esclusive che stanno o hanno convinto diversi utenti del rivale a comprare una PS3 a fine generation, permettendo ai Giapponesi di guadagnare ancora un sacco di soldi da una console vicina al pensionamento. A differenza del rivale verde infatti Sony non sembra essersi dimenticata dei suoi attuali utenti che tra titoli di qualità quasi unica e servizi ottimi come il Plus di certo non si possono lamentare. Microsoft viene però lasciata a terra da EA che non porta con se (dio solo sa perchè) l’unico gioco che al momento può davvero far ballare l’ago della bilancia.