American McGee’s Alice

Sull’onda lunga del recente film di Tim Burton, per il retrogaming andiamo a rispolverare un gioco che ha ben 10 anni, ma, come si suol dire, non se li sente: American McGee’s Alice.

Prodotto dalla ben nota Electronic Arts, questo gioco coniuga elementi di platform e azione e ci permette di prendere i panni dell’eroina di Lewis Carrol e imbarcarci in un viaggio molto particolare in un Paese delle Meraviglie come mai l’avevamo visto prima. Già, perché questo è il primo tra i punti di forza di questo titolo: American McGee, l’informatico che lo ha progettato e gli ha dato il nome, distorce quel regno incantato tingendolo di una vena dark che vi si adatta perfettamente (magari una regista “a caso” avesse fatto qualcosa del genere!): AMG-Alice screenshot01 abbiamo così un’Alice che non è più la curiosa bimba bionda dall’aspetto tanto disneyano, bensì una ragazzina traumatizzata dalla morte dei genitori a causa di un incendio (cosa che ci viene presentata nell’introduzione del gioco) e che intraprende un viaggio per affrontare paure a cui il suo inconscio ha dato la forma degli strani abitanti del Paese delle Meraviglie. Suo personale Virgilio sarà naturalmente lo Stregatto, il cui inconfondibile sorriso però stavolta si accompagna al corpo di un gatto scarnificato e dalla voce suadente; sarà lui a farle da guida per una Wonderland profondamente cambiata e corrotta dal dominio della Regina Rossa. E contorte saranno tutte le creature che si troverà a combattere, dai classici soldati/carte da gioco a insetti vari in giacca e cravatta quando Alice si rimpicciolisce… per arrivare ovviamente ai boss di fine livello, personaggi arcinoti dei romanzi come il Brucaliffo, il Cappellaio Matto, la Regina Rossa e il Jabberwock (Ciciarampa), rappresentati con forme che variano dal grottesco all’orrido. Ma Alice stessa non sarà certo una bambina piccola e indifesa: di base avrà infatti a sua disposizione un coltellaccio da cucina e poi potrà trovare altre armi in tema come una mazza da croquet, un mazzo di carte magiche, un temibile archibugio e altre ancora.

Altro punto di forza del gioco sono le ambientazioni, diversissime tra loro, ognuna con la sua tematica: si va da enormi biblioteche e castelli incantati a giardini lussureggianti, lande desolate percorse da fiumi di lava, terre ghiacciate e foreste di funghi giganti. Insomma, una vera e propria festa per gli occhi. Certo, ora che sono passati 10 anni la grafica può essere un po’ datata (e la risoluzione è ovviamente bassa), e i poligoni sono evidenti, ma il motore di gioco (lo stesso del vecchio caro Quake III) compie per bene il suo lavoro, e Alice si ritroverà a correre, saltare e anche nuotare in modo fluido mentre cerca di trovare la strada giusta e affronta i nemici che le sbarrano il cammino. AMG-Alice screenshot02E se per caso a un certo punto pensate che vi si sia rotto il monitor, non temete: si tratta solo della prima parte del castello della Regina Rossa, la cui nefasta influenza ha tolto ogni colore, lasciando per un intero livello una squallida scala di grigi.

Se gli occhi sono appagati, per le orecchie va ancora meglio: la colonna sonora composta da Chris Vrenna è un piccolo grande capolavoro: melodie oniriche ed evocative, a tratti paurose, con rintocchi di campane, suoni di carillon, violoncelli, voci lontane… un connubio che contribuisce a trascinarci anima e corpo in questo strano mondo. È caldamente consigliato l’ascolto anche “a parte”: la colonna infatti è stata pubblicata a sé su un doppio CD, e dovrebbe essere facilmente reperibile anche tramite iTunes.

Più difficile invece trovare il gioco originale, a meno di non trovarlo fra scatoloni di giochi vecchi (il sottoscritto ne possiede una copia a edizione budget acquistata nel lontano 2004, e già allora era quasi una rarità). Ma se quanto scritto finora vi ha incuriositi, sappiate che tempo fa, a febbraio 2009, è stato annunciato da EA un seguito di questo strabiliante gioco: American McGee’s Alice 2 dovrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) vedere la luce nel 2011 e attualmente si trova in fase di sviluppo presso la cinese Spicy Horse. Quindi non ci resta che aspettare e incrociare le dita… e nel frattempo gustatevi il trailer:

httpv://www.youtube.com/watch?v=coFHe2H8Fgg