Arkham Horror

Le atmosfere oniriche e spaventose dei racconti dello scrittore H.P. Lovecraft nel corso degli anni hanno fatto da ambientazione a diverse incarnazioni ludiche, tra cui senza dubbio la più riuscita è il gioco di ruolo “Il richiamo di Cthulhu“, giunto ormai alla sua sesta edizione (anche se rimane più apprezzata la quinta).

La prima versione della Chaosium

Naturalmente il fenomeno non poteva non estendersi ai giochi da tavolo, e nell’ormai lontano 1987 la Chaosium pubblicò “Arkham Horror”, in cui i giocatori assumevano il ruolo di investigatori dell’occulto che dovevano scontrarsi con cultisti e orrori striscianti e, naturalmente, i Grandi Antichi, i mostruosi esseri extraterrestri di cui il grande Cthulhu è di sicuro l’esponente più noto. Pochi anni fa, la Fantasy Flight ha ripreso ambientazione, obiettivi e diverse delle meccaniche (modificandone alcune e aggiungendone di nuove) per creare la sua versione riveduta e corretta.

Arkham Horror - scatola L’edizione della Fantasy Flight

L’attuale Arkham Horror (qui da noi tradotto e pubblicato dalla Nexus editrice e distribuito da Giochi Uniti) è un gioco cooperativo a cui possono partecipare fino a 8 giocatori. È prevista perfino una modalità per il gioco in solitario, anche se il numero ideale per partite avvincenti ma non troppo lunghe va da 3 a 5 giocatori.

Obiettivi

Lo scopo consiste nell’impedire il risveglio di uno dei Grandi Antichi (selezionato a caso all’inizio della partita) chiudendo i portali che, a ogni turno o quasi, si aprono nelle varie locazioni di Arkham (la città fittizia in cui sono ambientati molti dei racconti di Lovecraft). Per farlo, però, i nostri eroi dovranno avventurarsi in altre dimensioni e mondi esterni, e solo una volta tornati potranno tentare di chiudere il passaggio. Da questi portali nel frattempo usciranno orrendi mostri che si riverseranno per le strade e i luoghi della città, e con cui gli investigatori dovranno fare i conti. Sarà quindi necessaria una ripartizione dei compiti, e bisognerà anche fare in fretta, poiché, man mano che i portali si aprono, si avvicinerà il risveglio del Grande Antico; questo può avvenire anche nel caso in cui il numero di mostri per le strade aumenti e salga quindi il livello del terrore ad Arkham.
Ma se anche l’Antico si svegliasse, non è detta l’ultima parola: gli investigatori potranno battersi con esso in un epico scontro finale, ma dovranno essere ben equipaggiati con armi e incantesimi se vogliono avere una possibilità di sopravvivere.

Arkham Horror - scheda personaggio Le caratteristiche e i pro

Arkham Horror sfrutta meccaniche di base piuttosto semplici, migliorandole però con interessanti innovazioni. Per esempio, per determinare il successo di un’azione è sufficiente tirare tot dadi e ottenere almeno un 5 o un 6; ma il numero di dadi in questione dipende dalle caratteristiche del personaggio, e il giocatore può decidere a ogni turno di modificarle: per esempio si potrà sacrificare velocità in cambio di furtività, e per farlo basterà spostare un apposito cursore sulla scheda del personaggio.
La “moneta” del gioco sono gli indizi, che vanno raccolti nelle varie locazioni o trovati nel corso degli incontri, e possono essere spesi per aggiungere dadi ai propri tiri oppure, funzione ben più importante, per sigillare i portali invece di chiuderli semplicemente, cosa che impedirà che se ne aprano di nuovi in quella stessa locazione.
Da notare come gli oggetti nel gioco sono tantissimi e raggruppati in diversi tipi: oggetti comuni, magici, incantesimi e poi alleati e abilità.
Ma sicuramente quello in cui Arkham Horror eccelle sono le carte dei Miti e quelle degli incontri; le prime sono eventi (per lo più negativi) che influenzano tutta Arkham, e non è raro che fra essi vi siano delle vere e proprie missioni secondarie che gli investigatori dovranno risolvere se non vogliono incorrere in gravi conseguenze. Gli incontri sono sicuramente la parte più interessante, poiché sono concepiti come delle ministorie di quello che accade esplorando un particolare luogo; molto spesso, l’effetto o il tiro da fare sono contenuti all’interno del testo, quindi il giocatore leggerà ad alta voce il contenuto della carta prima di effettuare una prova, una scelta, o qualunque altra cosa gli venga indicata. Tali testi sono molto curati e contribuiscono all’immersione nell’atmosfera che, si sa, è stata sempre la componente fondamentale di tutti gli scritti di Lovecraft.

I difetti

Arkham Horror non è un gioco semplice: sebbene i meccanismi non siano affatto complessi, la vastità delle possibili scelte può spiazzare chi vi si accosta per la prima volta. A ciò si aggiunga il fatto che, a seguito di missioni secondarie, eventi e altro, ci possono essere molte cose da dover ricordare nel corso del turno, cosa sulle prime non facile e a cui occorrerà abituarsi.
Arkham Horror - plancia Il fattore fortuna può giocare un ruolo rilevante, specialmente per quanto riguarda l’equipaggiamento iniziale dei personaggi: avere degli oggetti piuttosto che altri può cambiare decisamente l’andamento del gioco. In definitiva, però, una buona coordinazione sarà l’arma migliore dei personaggi, anche se non dovrete stupirvi se, almeno per le prime partite, vincere non sarà facile. D’altro canto, quelli di voi che hanno familiarità con Il richiamo di Cthulhu sapranno che anche lì la morte o la discesa nella follia dei personaggi sono all’ordine del giorno.
Da ultimo, va notato che le partite possono essere molto lunghe, arrivando a durare dalle tre alle quattro ore. Anche qui, però, la pratica vi aiuterà a ridurre e razionalizzare i tempi.

Le espansioni

Fin dalla sua uscita, Arkham Horror ha riscosso un indubbio successo, e naturalmente la Fantasy Flight non se n’è stata con le mani in mano, provvedendo a far uscire espansioni con cadenza regolare.
A oggi si contano quattro espansioni “piccole” (di cui l’ultima “The lurker at the treshold”, ancora inedita in Italia ma che verrà pubblicata a marzo), contenenti nuove carte e, in qualche caso, anche alcune nuove meccaniche; ognuna di queste è naturalmente tematica, ossia incentrata su un particolare Grande Antico (per esempio Il capro nero dei boschi dedicata a Shub Niggurath o Il re in giallo su Hastur… ooops, l’ho nominato!).
Sono uscite poi altre tre espansioni molto più corpose, ognuna che comprende un’ulteriore tabellone da aggiungere a quello principale, accompagnato naturalmente da nuove carte, nuove regole  e nuovi, terribili Grandi Antichi da affrontare.

Conclusioni

Arkham Horror è un gioco complesso ma avvincente. Se vi piacciono i racconti di Lovecraft e le loro atmosfere, potete ritrovare tutto ciò in questo gioco, assieme a pane per i vostri denti. E, soprattutto, la grande varietà di carte, combinazioni, nemici, incontri e quant’altro renderà ogni partita sempre diversa dall’altra.