Scimmie di corsa – La Recensione del Pilot TV di 12 Monkeys

12monkees Mi ero quasi dimenticato che Syfy avesse messo in cantiere una serie su L’Esercito delle 12 Scimmie, uno dei cult di fantascienza più amati al mondo di uno dei registi più folli e geniali, l’ex Monty Python Terry Gilliam.

Ecco, poi la settimana scorsa è arrivato il pilot di 12 Monkeys e… e l’ho visto… e mi sono dimenticato di recensirlo.

Non voglio subito raffreddare le vostre aspettative, ma sappiate che – spunto iniziale a parte – c’è ben poco dell’atmosfera e dello stile di Gilliam e molto della “produzione media” di marca Syfy.

Leggere con accompagnamento di classe, dalle prime scene del pilot: recensione 12 monkeys

Bene, il prodotto di Terry Matalas e Natalie Chaidez si discosta dall’originale mantenendo le ovvie premesse: la pandemia che ha spazzato via quasi tutta l’umanità, il viaggio nel tempo dell’ex convitto, una dottoressa che forse può risolvere il mistero, tasselli intricati da mettere a posto.

Ma tutto ha un sapore molto più di “portiamo a casa il risultato” con toni e modi spartani e sbrigativi e pochi fronzoli per affascinare lo spettatore sui viaggi nel tempo: il pilot è abbastanza veloce, e taglia gli spiegoni per orientarsi su un piano action-advnture non perfettamente riuscito, anche complice una regia e un budget non eccelsi.

Cole (Aron Stanford) è un uomo altamente motivato a cambiare il futuro e sembra più un killer disorganizzato che una “vittima volontaria” – ma c’è il karma di mezzo, qui – mentre la dottoressa Cassandra Railly  (Amanda Schull) appare un pochino ingenua per essere una professionista affermata come ci viene presentata nell’incipit.

Ciò detto, ovviamente il messaggio vocale della dottoressa ritrovato nel futuro di Cole (2043) avrà certo altre interpretazioni; così come abbiamo già capito che il “cattivo” – Leland Frost/Goines –  indicato come causa della pandemia non sarà la figura determinante nella modifica degli eventi futuri. Anche perchè molte cose non tornano e non si capisce se a causa di una sceneggiatura lacunosa (ok, non è facile avere a che fare coi paradossi temporali, ma nel pilot ci sono anche un paio di leggerezze narrative mica da nulla) oppure per via di un “quadro più grande”.

Ricapitolando. 12 Monkeys è un prodotto tv che si annuncia semplice, fantascientifico e con ritmi da thriller adrenalinico; ha dei valori di produzione non esaltanti (regia e fotografia anonime) ma può regalare soddisfazioni se ben orchestrato a livello di trama e colpi di scena. Speriamo che Syfy non mandi tutto in vacca e gli scrittori abbiano saputo mantenere ritmo e tensione senza sbracare, che coi viaggi nel tempo è – purtroppo per loro – facilissimo.

Difficile quindi dare un giudizio. Da vedere? sì. Per adesso continuo e incrocio le dita.
Fatelo anche voi, che non si sa mai. recensione 12 monkeys