The Expendables 2 – La recensione

Scrivere una recensione seria (e/o dare un giudizio definitivo, quindi) di THE EXPENDABLES 2 è quasi impossibile.
La classica sfida tra cuore e cervello: il cuore gli vuole bene, il cervello vuole farlo a pezzi.
Dipende tutto da quanto siete sentimentali. Tanto per esser chiari, io sono un sentimentalone. Ecco, l’ho detto.
Questo non fa di EX2 un film da salvare, forse nemmeno un film da difendere. Ma lo rivedrei già adesso.
Perché è monnezza trash scritta da un babbuino fuggito dallo zoo, maltratta le vecchie glorie con dialoghi e strizzatine d’occhio da galera, eppure. Eppure.
Alla fine, uscito dal cinema, avevo 6 anni. E l’incazzatura verso Simon West, regista che dovrebbe dedicarsi da ora in poi solo ai matrimoni indiani, e verso Stallone (perché dietro tutto c’è lui, mica Gatto Silvestro) si andava man mano addolcendo. Chissà.
Andate a vederlo. Poi fate quello che vi pare, distruggetelo nei forum, massacratelo sul vostro blog, parlatene male alla nonna. Ma prima raccattate una decina di amici (se siete di quelli nati negli anni ‘70-‘80 ancora meglio, ovvio) e andate a vederlo.
Lasciate perdere la sensazione da sagra delle occasioni sprecate: non c’è un personaggio che sia uno, ma solo attori che fanno finta di recitare dei personaggi gigioneggiando invece nei panni di se stessi. Il sangue in cgi stride come unghie sulla lavagna. Alcune battute sono da facepalm selvaggio. Il ritmo a un certo punto latita. Le coerenza delle azioni dei protagonisti lascia (spesso) a desiderare. Le scene d’azione sono girate… alla Con-Air (opera prima di West), nel senso che sembra di stare dentro un aeroplano come il povero Cage gran parte del tempo in quel film: come si fa a stare così addosso a gente che si mena con la macchina da presa? Simon, facce vedè per bene l’azione! E invece niente.
Poi però c’è Stallone che cerca di recitare attraverso il botox facendo il buon padre di famiglia. E giù lacrimoni. C’è Chuck Norris che si auto-prende per il culo (non fa praticamente altro, un po’ come tutti d’altronde). E giù risatone. Ci sono Sly-Schwarzy-Brusuillis nella stessa inquadratura che sparano. E giù urletti strozzati di gioia. C’è Van Damme. E giù nostalgia canaglia sperando di veder spuntare un gemello a caso (o un innesto bionico, gh). Davanti a queste cose, lo ammetto candidamente, perdo un po’ il senso critico. EX2 è una cazzata madornale e superficiale, con un potenziale fondamentalmente sprecato nel modo più bambinesco possibile: sembra di stare su un programma della RAI nella prima serata del venerdì, manca solo Carlo Conti che presenta le vecchie glorie che ripetono le loro battutine storiche e poi sparano sul pubblico (magari!). Ma. Siamo alle solite: come le reunion di gruppi storici, anche un po’ imbolsiti, ci fanno sognare (pur se fingiamo di essere quelli che “bleah, lo fanno solo per soldi”) con la riproposizione di canzoni classiche, così gli attoroni action del tempo che fu ci danno loro stessi così com’erano e niente più, salvo qualche gallone di (auto)ironia. Prendetela come volete. Andate a vederlo, perché deve fare abbastanza soldi da giustificare un EXPENDABLES 3 con Steven Seagal, Clint Eastwood, Nicolas Cage, Harrison Ford, Don “The dragon” Wilson, Jackie Chan… capito? 🙂