The Queen of The Tearling

The Queen of the Tearling, il fantasy con l’eroina imperfetta da amare

Quello che più colpisce di The Queen of the Tearling, primo titolo di una trilogia, è la meravigliosa edizione italiana a cura di Multiplayer Edizioni.

I caratteri d’oro sulla sovraccoperta, la carta antiquata e la mappa nascosta nella tasca a fondo libro danno la sensazione di avere tra le mani un volume proveniente da un’epoca lontana.

Le illustrazioni curate da Roberto Recchioni la impreziosiscono ulteriormente: con la loro semplicità si sposano con l’atmosfera del romanzo e non risultano mai infantili, la stessa resa dei personaggi è incredibilmente fedele alle descrizioni dell’autrice.

Se avessi letto il romanzo di Erika Johansen a 13 anni, probabilmente me ne sarei innamorata perdutamente.

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A 24 anni, anche se i fantasy non riescono più coinvolgermi moltissimo, mi diverto a cercare titoli nuovi da consigliare e commentare con i miei studenti e bambini che seguo nel mio lavoro di educatrice.

The Queen of the Tearling è un fantasy maturo.

I personaggi sono assolutamente veri e complessi, le situazioni e la trama, nonostante siano colme di elemento tipici del genere, sono reali.

Le protagoniste dei fantasy sono insopportabili. Perfette nella loro imperfezione, proprio come le racchie delle commedie che si trasformano in superfighe dopo aver tolto gli occhiali e sciolto i capelli.

Kelsea è diversa: è intelligente, ma ingenua, coraggiosa ma avventata, matura ma inesperta.

Finalmente una ragazza equilibrata, che ci ricorda quanto sia rassicurante e sottovalutata la normalità.

The Queen of The Tearling

Ho trovato solo un difetto: l’autrice ha appena accennato alla costruzione di un nuovo universo ma non è riuscita a rendere coerentemente una geografia; ha tentato di far coesistere elementi di fantasia (terre inventate, come lo stesso Tearling) a elementi reali (riferimenti a luoghi e popoli a noi conosciuti, come Londra).

Anche a livello temporale, ho avvertito la stessa incoerenza: la vicenda non è ben contestualizzata. Come è possibile che in un ambiente pseudomedioevale privo di scienza, stampa e medicina siano presenti nelle biblioteche volumi di J.K. Rowling o Dickens?

Nonostante questo, The Queen of the Tearling passa l’esame e si rivela essere un libro perfetto per un pubblico di adolescenti.

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