The Last of US – La Recensione

Dopo mesi e mesi di rumors, trailer e making of  è finalmente disponibile in esclusiva per PS3 The Last of Us, ultima produzione firmata Naughty Dog.Un prodotto di alto livello, ma ancora ben lontano dalla perfezione.
Molta è la carne al fuoco e raccogliere tutto in poche parole non permetterebbe di concedere la giusta attenzione ad uno degli ultimi grandi titoli PS3.

La trama
Le popolazioni di intere città sono state infettate dalle spore del Cordyceps, un fungo parassita in grado di prendere il controllo delle attività cerebrali dell’ospite, farlo evolvere per sopravvivere alle differenti condizioni ambientali e ucciderlo una volta giunto il momento del rilascio di nuove spore. Joel e Tess sono due sopravvissuti che vivono grazie a quel che riescono a guadagnare con il mercato nero. Dopo numerosi affari faranno la conoscenza con la quattordicenne Ellie, insieme a lei se la dovranno vedere con una consegna molto particolare. Dovranno destreggiarsi tra le vie di una città ormai devastata e completare l’incarico a costo della loro stessa vita. Un alto prezzo da pagare, ma una ricompensa ancor più grande li attende al termine del lavoro.

Il gioco: i Pro the-last-of-us-artwork-e
Come già è stato possibile vedere dai trailer e dalle presentazioni agli E3 2012-2013 ci troviamo di fronte ad un prodotto notevole. Osservando il paesaggio si nota come il concept sia stato ispirato da The Walking Dead e Io Sono Leggenda. Girando per le vie è ritroviamo il degrado in cui la città è caduta inesorabilmente, a causa dell’epidemia prima e per il clima di paura e violenza da parte dei sopravvissuti poi.Il tutto viene esaltato dalla grafica ben definita e dal minuzioso lavoro sulla fotografia, che enfatizza l’atmosfera di abbandono totale. Filmati ben curati in CG (computer graphics) mostrano l’alto livello di espressività che è possibile realizzare attualmente.

Finalmente un vero survival
Le munizioni scarseggiano veramente e gli oggetti che si improvvisano armi di fortuna hanno breve durata e vanno dosati per gestire i vari scontri.
La produzione di medicinali e armi secondarie necessitano di risorse in comune, è bene pensare cosa valga la pena produrre per evitare sprechi.

Duplice è l’approccio con i nemici: the_last_of_us___clicker_by_thomaswievegg-d5vitz1
Stealth. permette di risparmiare munizioni a discapito delle armi secondarie per approccio corpo a corpo.
Assalto. si infliggono danni maggiori, si mantiene una certa distanza dagli attacchi, ma le munizioni terminano presto.
Non solo, gli approcci si differenziano in base alla tipologia di nemico: umani e infetti tra cui troviamo i runner (primo stadio dell’infezione), i clicker (secondo stadio, privi di vista, percepiscono il minimo rumore). Se gli infetti pur avendo capacità sviluppate non eccellono in intelligenza, gli umani si organizzano in maniera differente studiando gli attacchi e utilizzando entrate secondarie per potervi accerchiare.
La cooperazione con Ellie, Tess e i vari compagni che troverete lungo l’avventura sarà importante per superare gli scontri più impegnativi e i limiti dei personaggi (trovarsi in una metro allagata con una ragazzina che non sa nuotare è una vera seccatura).
Nella lista dei pro non poteva certamente mancare la colonna sonora che accompagna le varie fasi di gioco. Non da meno il doppiaggio in italiano, anche se si consiglia di provare la lingua originale vista la possibilità di inserire i sottotitoli. Joe è stato doppiato da Lorenzo Scattorin (doppiatore di Kenshiro nei film di animazione di Ken il Guerriero)Ellie da Gea Riva novizia nel mondo videoludico.

I contro
Non è tutto rose e fiori, i difetti ci sono e purtroppo, in alcuni casi, si fanno veramente sentire.

Gli scontri
Abbiamo parlato dell’intelligenza artificiale durante gli scontri con personaggi infetti ed umani e qui sorgono diversi problemi. Ai primi possiamo perdonare qualche pecca (in fin dei conti hanno dei funghi nel cervello non Einstein). Può capitare per esempio di trovarsi di fronte a 2 o 3 runner molto vicini tra loro e poterli uccidere con lo strangolamento proprio davanti ai loro occhi senza che reagiscano in alcun modo. Non si salvano i clicker che percepiscono ogni nostro rumore, ma non si curano dei compagni, i quali possono scorrazzare liberi per la stanza senza essere attaccati.The-Last-of-Us-Autosave-Glitch-Freezes-Game-Requires-PS3-Reset
Se per gli infetti potremmo anche passare oltre, gli umani presentano gravi pecche. Se è vero che una volta che siamo stati scoperti, organizzano l’attacco, è anche vero che basta lanciare un mattone o una bottiglia nella stanza accanto per illuderli che ci siamo spostati magicamente in un altro luogo. Purtroppo anch’essi sono affetti da cecità apparente, i nostri compagni a volte saranno invisibili ai loro occhi.
Aumentando la difficoltà le cose non cambiano, scarseggiano le risorse, le munizioni, i danni son più gravi, ma l’intelligenza non ha miglioramenti e ci ritroviamo a fronteggiare un nemico che impariamo a conoscere fin dalle prime ore di gioco.

Day one patch
Purtroppo coloro che hanno iniziato a giocare subito dopo aver acquistato il titolo, si sono ritrovati  un problema con i salvataggi, perdendo i progressi fatti fino a quel momento. Inoltre l‘audio dei dialoghi presentava un livello di sonorità molto basso, costringendo il giocatore ad alzare e abbassare il volume tra i dialoghi e le fasi di gioco. Il tutto si è risolto con il rilascio della patch poche ore dopo aver riscontrato il problematica, ma proporre un prodotto del genere con un problema così pesante come quello dei salvataggi ha deluso un pò tutti.

Multiplayer
Nella modalità online siamo invitati a scegliere tra le due fazioni presenti nella campagna: Le luci (ribelli organizzati militarmente, che combattono per poter trovare una cura all’infezione) e Cacciatori (sopravvissuti aggressivi, pronti a tutto pur di poter sopravvivere e mantenere il controllo sul loro territorio). Una volta scelta la fazione avremo l’obiettivo di mantenere in salute, sfamare gli abitanti della nostra comunità e di ampliarla. Ciò sarà possibile collegando l’account Facebook per poter ricercare nuovi abitanti tra i nostri amici e giocando alle due modalità multiplayer: Caccia ai rifornimenti (uccidi la squadra nemica fino al termine di uccisioni disponibili) e Sopravvissuti (eliminazione nemici senza possibilità di respown). Se la prima modalità permette di poter giocare per più tempo organizzando gli attacchi di volta in volta, la seconda risulta essere molto (forse troppo) veloce, in quanto la mancanza di rigenerazione esclude immediatamente i giocatori che approcciano il gioco per le prime volte. All’interno degli scontri possiamo ricorrere ad uno shop in cui troviamo oggetti acquistabili grazie alle risorse che troviamo lungo la storia.

The Last of Us si presenta come un prodotto ricco di pro e contro che lo bilanciano, ciò che da una parte può far storcere il naso dall’altra ci lascia decisamente a bocca aperta. Naughty Dog presenta un prodotto che mostra il cambio di rotta della software house, che si accinge alla produzione di titoli più maturi andando contro la diffusione di giochi dalla trama scarna, privi di personalità.

Prossimamente verranno rilasciate ben 3 espansioni, restiamo quindi in attesa per vedere cosa ci riserveranno.