Nuovo momento-nostalgia per Mondo Nerd: uno dei cartoni animati che i nati a ridosso degli anni ’80 ricordano con grandissimo affetto, ma che sfortunatamente è quasi scomparso dopo alcune sparute apparizioni in tv, è nientemeno che la versione animata del mitico gioco di ruolo Dungeons and Dragons.
Nato dalla collaborazione tra TSR, i Marvel animation studios e la giapponese Toei Animation (due colossi niente male) nel 1983, andò in onda originariamente sull’emittente americana CBS. Il cartoon è composto da tre stagioni, purtroppo rimaste senza un finale. Tra gli sceneggiatori dei complessivi 27 episodi (andati in onda fino al 1985) figurano i padri di D&D Gary Gygax e Dave Arneson, ma anche i futuri autori del bellissimo Batman della WB, Paul Dini e Michael Reaves. Insomma, le premesse per un grande prodotto c’erano proprio tutte! Il cartoon è infatti molto divertente, ben scritto e ben realizzato tecnicamente per gli standard dell’epoca, complice anche i pochi episodi prodotti per ogni stagione che hanno permesso di distribuire bene le risorse.
L’atmosfera è un po’ quella di “adesso spiego i giochi di ruolo a mio figlio”… D&D viene usato come pretesto per raccontare una favola che, forse, farà appassionare com’è successo a molti di noi al gioco vero e proprio, una volta cresciuti. Sullo schermo, sei ragazzi in visita ad un luna-park si ritrovano di fronte l’ottovolante Dungeons & Dragons e… una volta saliti a bordo si può dire che il giro di giostra ripaga assolutamente il prezzo del biglietto: il gruppo si ritrova infatti trasportato magicamente nel Regno di D&D. Qui il saggio e anziano Dungeon Master (ovviamente Yoda-style) assegna a loro un personaggio da interpretare e poi varie missioni da compiere…
Ovviamente rispettate le tipologie del party variegato ed eterogeneo, sia nelle caratteristiche fisiche che nelle controparti fantasy a loro assegnate per il GDR live: Hank, il figo biondino del gruppo, leader responsabile, sarà l’arciere (in originale ranger) con tanto di arco incantato che spara frecce manco fosse un fucile laser; Sheila, la donna invisibile (in realtà la ladra) ha un mantello che la fa sparire; Diana, cui ruolo assegnato è… l’acrobata (?) con bastone. Accanto a questi tre diciamo ‘eroi’, ci sono i classici character di supporto (e spesso d’intralcio): Eric, l’antipaticone snob, si ritrova ad essere nientemeno che un cavaliere con scudo dotato di campo di forza; Presto, l’imbranato, diventa un mago peggiore di Orko dei Masters… con un cappello stile Mary Poppins; infine Bobby, fratello minore di Sheila, è il poppante (ma diventa un barbaro!) armato di clava-sfasciatutto e di mio mini pony (vabbè, è un unicorno: Uni, classico animaletto da compagnia).
Cattiverrimi della storia sono il demonio Venger, antagonista principale della serie, e Tiamat, spaventoso dragone a cinque teste. Durante la serie non mancheranno colpi di scena (“Io sono tuo padre!”, eh dai, Star Wars si era appena concluso all’epoca…), tradimenti e strane alleanze, e naturalmente i tentativi dei sei protagonisti di trovare un portale magico per tornare in patria, possibilità che sfiorano più volte ma sempre svanita per un soffio…
Nonostante fosse rivolto al pubblico più giovane, il cartoon di D&D si scontrò comunque con il problema (quello sì!) dei genitori americani apprensivi: la National Coalition on Television Violence bollò la serie come la più violenta opera animata della tv (considerati gli standard d’allora, ovvio… oggi ci sarebbe da ridere).
In Italia lo abbiamo visto a partire dal 1985 su ReteQuattro, e poi su qualche rete locale… ma rispetto ad altre serie tv ha visto davvero poche volte l’onore di una replica come si deve!