“Il 24 Settembre Warner Bros. ha organizzato a Milano una giornata tutta dedicata ai suoi 2 nuovi titoli videoludici dedicati ai super eroi: Batman Arkham Origins e Lego Marvel Super Heroes. Mondo Nerd ha deciso di inviare sul posto una strana accoppiata: un cuoco Nerd e uno Youtubers fissato con il cinema. Partiamo quindi con l’opinione di Nicola Della Croce chef pazzo fissato con i comics e i videogames”
“E’ stata una sfida raccogliere l’eredità di RockSteady? “
Questa è stata la prima domanda che abbiamo rivolto a Ben Mattes, sviluppatore del prossimo capitolo della serie Batman Arkham.
Sicuramente la WB Montreal si trova dinnanzi ad una sfida non facile, ovvero emulare lo spirito e le emozioni suscitate dal precedente studio di sviluppo. Più che una vera e propria intervista, abbiamo deciso che fosse l’hand-on dei giochi a parlare, ed effettivamente la prova su strada ha parlato eccome.
In Batman Arkham Origins ci troviamo di fronte ad un Crociato Mascherato ancora alle prime armi, una sorta di “Anno Due” per il Cavaliere Oscuro. Le tecniche di combattimento sono ancora grezze, i poliziotti lo considerano un vigilante mitomane e pericoloso, lo stesso Alfred lo considera poco più di un ragazzo viziato con molti soldi e gadget a disposizione.
La Gotham di BAO è avvolta sempre da quella neve irreale e spaventosa, un elemento che di per se dovrebbe creare gioia ma che ispira un clima di paura e caccia all’uomo.
E proprio intorno alla caccia all’uomo ruota la trama di questo nuovo capitolo-prequel di Batman Arkham. Il criminale Black Mask ha messo una taglia sulla testa di Batman, assoldando i killer più pericolosi del pianeta per mettere definitivamente la parola “fine” alla carriera dell’eroe di Gotham.
Nella demo provata da noi ai WB Studios abbiamo avuto modo di provare il combattimento contro gli scagnozzi del Pinguino ed una Boss Fight con il letale mercenario DeathStroke.
I controlli sono i classici già visti nei capitoli precedenti, ma la tecnica di combattimento è leggermente diversa.
Abbiamo trovato un gameplay leggermente più fluido ma volutamente più difficile rispetto ai capitoli precedenti. Lo stesso Ben Mattes ci ha detto che in effetti il Batman di Asylum e City è “IL” Batman, un crociato mascherato con anni di battaglie alle spalle e che padroneggia ogni angolo della oscura Gotham.
Il Cavaliere Oscuro di Origins al contrario è più “legnoso”, è ancora alle prime armi nel combattimento. Infatti la boss fight è strutturata in maniera tale da padroneggiare determinate tecniche alla perfezione (nel caso di Deathstroke il countering e il contrattacco). Lo stesso Mattes ci ha detto che “dopo la battaglia con Deathstroke sarete maestri nel countering, perchè sia voi che il vostro Crociato avrete imparato la tecnica sul campo. Le battaglie sono un Nuota o Affoga, sarete costretti ad imparare le tecniche per portare a casa la pelle.”
Ed è proprio questo uno degli aspetti che più ci è piaciuto: l’idea di un Batman che evolve, che impara con il giocatore. E’ proprio questo quello che ci aspettavamo da un prequel, un buon compromesso tra il Batman rookie di “Anno Uno” di Frank Miller e il Batman veterano di Arkham City.
E fidatevi, dovrete imparare alla svelta a sopravvivere in questa Gotham. La città e’ doppiamente più grande rispetto ai precedenti capitoli (tanto da aver introdotto un sistema di viaggio rapido da punto a punto) e ci saranno ogni genere di bande e poliziotti corrotti a volervi fare la pelle.
Sì, perchè come già accennato anche la polizia di Gotham vi starà alle calcagna, soprattutto quelle mele marce che l’ispettore Jim Gordon (già, solo ispettore, perchè la gavetta tocca proprio a tutti) tenta di stanare a tutti i costi mentre cerca di capire chi sia la figura vestita da pipistrello che si aggira per questa oscura città.
Ma non saranno solo i mercenari a rendere la carriera del Pipistrello un tour de force, infatti saranno presenti i classici villain del Crociato Incappucciato: nella demo abbiamo visto Il Pinguino nella sua Nave Cargo carica di armi di contrabbando, ma Mattes ci ha rivelato succosi nomi inediti del calibro di Firefly, CopperHead o un Cappellaio Matto all’inizio della sua carriera criminale.
Per quanto riguarda la nostra opinione, sia da fan della saga che da videogiocatori possiamo ritenerci molto soddisfatti del risultato, perchè la cura nel dettaglio e l’iconicità dei personaggi oscuri di Batman sono un’accoppiata vincente che faranno di Batman Arkham Origins una piccola perla crossmediale tra videogioco e fumetto.
Certo gli amanti del titolo non si devono aspettare nessuna rivoluzione o grande novità dal punto di vista tecnico ma tutto sommato la cosa non ci infastidisce più di tanto.
E per ritornare alla questione iniziale, Chapeau Ben, viste le ottime premesse e il prodotto qualitativamente buono credo che non ci farete rimpiangere di certo RockSteady.