Metti una sera al Tardis Pub a parlare di quanto è figo Doctor Who

Il Tardis Pub è un luogo eccezionale: spunta all’improvviso, lo scopri per caso e te ne innamori perdutamente. Si trova a Milano, in via Ornato 134/136, potete raggiungerlo con la vostra astronave in un batter d’occhio.

Sull’insegna c’è lei, la supersexy cabina blu nota agli Whovian di tutto il mondo ed è un richiamo irresistibile: una volta che l’hai vista non puoi non varcare l’ingresso.

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Notizia negativa: non è piú grande all’interno.
Ma grande, invece, é il gestore: Anthony Marotta che ha deciso di ricreare un ambiente tutto a tema DW e allo stesso tempo regalare a tutti un luogo dove stare con gli amici, bere e mangiare qualcosa e a giocare con i cari vecchi giochi da tavolo.
Sì, il Tardis Pub è proprio un luogo eccezionale ed eccezionali sono soprattutto le persone e gli eventi che ospita, come l’inaugurazione di Doctor Who Italia che si è tenuta il 26 Giugno.

L’ingresso del locale è sorvegliato da un enorme Dalek e tutto intorno sembra che l’intero universo DW abbia preso vita grazie ai cosplayers che si sono presentati: un weeping angel, diversi Tardis, un mini Dalek, fez, bow-ties, magliette a tema, una Clara Oswald, una Osgood con tanto di sciarpa e sì, anche Stormaggeddon, magistralmente interpretato da un bebè, figlio di uno dei fondatori.
È stata una grande festa, esattamente come la sognavano Caterina Cappiello, Mauro Fuggiaschi, Matteo Arcuri e Simone Civati, i fondatori di uno dei primi fan club “non ufficiali” dedicati al Dottore (gli altri due sono quelli di Roma e Torino)

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Mi siedo, ordino da bere e quando vedo arrivare Mauro vestito da WarDoctor al mio tavolo è una folgorazione: è proprio lui.
È John Hurt. Deve essere lui-
John Hurt che interpreta il WarDoctor.
Si siede, mi sorride e cominciamo a chiacchierare del piú e del meno, come dei vecchi amici. Il caldo è devastante e il costume non gli dà pace.

Parliamo delle fiere, della serata e dell’atmosfera che si respira; io, però, non resisto e gli devo assolutamente chiedere come reagiscono le persone quando lo vedono arrivare:
“Un ragazzo mi ha inseguito durante tutta una fiera e quando finalmente mi ha raggiunto, ha urlato ‘WAR DOCTOR! È da Lucca che ti inseguo!’ ho riso e gli ho risposto ‘Figlio mio… Ne hai fatta di strada!”.
Tante volte il mondo del Cosplay riguarda i piú giovani, trovare dei personaggi che vadano bene per la mia età é difficile… Peró c’è quell’istante in cui io sono il War Doctor e tutti rimangono immobili, non mi fermano perché non sanno cosa dire. L’illusione che si crea è indimenticabile”

La serata si conclude con un quiz a tema, dopo la proclamazione dei vincitori ci salutiamo e torno a casa con la promessa che ci saremo sentiti presto per un breve intervista.

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1 Luglio.

Dopo lunghe peripezie, lag, credenziali di Skype che dimenticano di essere valide, riesco finalmente a mettermi in contatto con Simone “Ten” Civati.
Quella che doveva essere un’intervista diventa una chiacchierata tra amici: in sottofondo suo figlio di nove mesi piange, ride e borbotta.
Ridiamo, gli racconto del mio lavoro di educatrice, lui della sua esperienza di neopapà, parliamo delle esperienze vissute come “nerd”, del nuovo Batman per ps4, di pedagogia, di Capaldi e del suo magistrale Malcolm Tucker e infine, dopo quasi 20 minuti, decidiamo di parlare di Doctor Who Italia.

“Io e mia moglie non conoscevamo il Dottore, quando abbiamo cominciato e abbiamo visto River e il Decimo abbiamo deciso di fare cosplay, quasi per scherzo.
Alle fiere abbiamo conosciuto Mauro (Fuggiaschi, il WarDoctor) ed è diventato il nostro ‘compagno di fiera. Da lì abbiamo conosciuto Matteo, che è il presidente della Daedalus e abbiamo deciso di fare qualcosa da fan per i fan. Qualcosa che noi abbiamo sempre cercato e non c’era.”

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“Secondo me e Mauro è il momento buono per creare qualcosa, per raggruppare i Whovian, almeno quelli del Nord Italia. E perché no, magari un giorno unirli tutti.
Sarebbe bellissimo finire a fare un Doctor Who Day, esattamente come è stato fatto con Star Wars. Solo che, diciamoci la verità, Star Wars è molto piú MAINSTREAM [ride].
In una settimana abbiamo messo su pagina, sito, abbiamo creato le grafiche per le spille e le tessere… E la gente ci è venuta dietro! Abbiamo ricevuto un sacco di consensi.
Anthony l’ho conosciuto prima che si creasse Doctor Who Italia, poi abbiamo deciso di proporre queste serate a tema. Gli ho chiesto: ‘Quante persone puoi contenere?’ ‘Ottanta’ Bene, ho creato l’evento e ho deciso di farlo pubblico… Hanno aderito DUECENTOCINQUANTA PERSONE.

Mi aspettavo la partecipazione al quiz, l’entusiasmo ma non mi aspettavo così tante iscrizioni. Ho visto che la gente non ci considera i primi scappati di casa. Se le persone capiscono che ci metti il cuore, che hai voglia di fare, ti seguono.
Il bello di questo mondo, del nostro mondo, è che non abbandoniamo mai la fantasia. Se abbandoni la fantasia è finita. È l’unico modo, l’unico strumento che abbiamo per combattere la realtà.
Quando faccio Cosplay, e vado per fiere, per due giorni non sono piú Simone Civati, sono il Dottore e la gente ti riconosce.
Un giorno ero al Carrefour, non ero in costume, aspettavo in fila e una ragazza mi ha detto ‘ Ma tu sei il Decimo!’, da lì ho capito di aver vinto tutto. [ride]”

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Doctor Who Italia e il Tardis Pub sono due piccoli esempi di come la voglia di fare, la creativitá, la grinta e la capacitá di mettersi in gioco nel nome di una passione possano portare a grandi realizzazioni.
Sentirete ancora parlare di loro, perché hanno in serbo tante, tantissime novitá per il prossimo autunno!

Il Tardis Pub si trova a Milano, in via Ornato 134/136 (+393466472219)
Pagina Facebook: Tardis Pub Ludoteca

Doctor Who Italia: www.doctorwhoitalia.org
Pagina Fb: Doctor Who Italia

Tutte le foto sono state scattate da Mirko Errigo
www.mirkoerrigo.it
www.youtube.com/MirkoErrigoPH