Kick-Ass 2, la recensione (e una parolina sul Millar-pensiero)

kick-ass-2-recensione Di cosa parliamo quando parliamo di “eroi”? La domanda è quanto mai lecita dopo aver visto Kick-Ass 2, seguito più esagerato e cattivo del suo predecessore. Basta essere un cretino in costume che picchia spacciatori e ladruncoli? Basta il coraggio o un ideale (non per nulla vediamo anche un tizio a volto scoperto)? Basta essere convinti di essere uno dei “buoni” e credere di rendere il mondo un posto migliore? O far parte di un Super-gruppo?

Kick-Ass-2-video-dal-backstage Chi lo sa: il fumetto originale di Mark Millar poco spazio lascia alla filosofia, per spingere il pedale sull’azione sfrenata e sulla violenza a tutti i costi, in un divertito e sadico esercizio di stile che porta alle estreme conseguenze la concezione di Garth Ennis (i super-eroi o presunti tali sono dei coglioni) ma che rischia di avere il sapore di un divertessement un po’ arido.

Al cinema, quasi per paradosso, la materia si fa un po’ più concreta e pulsante: non è un caso se nella sceneggiatura di Jeff Wadlow, che non sfigura affatto anche nei panni di regista rispetto al suo ormai blasonato predecessore Matthew Vaughn, l’accento viene posto sulla crescita di Mindy MacReady alias Hit-Girl, la supercazzuta ammazzacattivi quindicenne (sulla carta dodicenne) e il suo “corpo che cambia” assieme alle vessazioni subite dalle ochette del liceo che non accettano il suo essere maschiaccio.

chloe-grace-moretz-as-mindy-macready-hit Una storyline umana, non a caso assente nel fumetto, che se da un lato rallenta un po’ l’azione, dall’altro rende il film più digeribile e anche vicino allo spettatore, invece di una carneficina tra gente con passamontagna.

mother-fuckerIl cambiamento più sensibile si ha nella figura di Chris D’Amico, l’ex Red Mist ora divenuto supercattivo The Mother Fucker, e della sua “crociata” anti Kick-Ass, l’antagonista della pellicola a cui viene lasciato spazio per dare un po’ di spessore al ragazzino viziato, goffo e malvagio che sta dietro la maschera, con un ego gonfio e tragicamente demente, a differenza del più lucidamente luciferino e vuoto corrispettivo fumettistico.

NightbitchKick-Ass 2 si discosta comunque pochissimo dal suo modello di carta, rendendo qua e là la violenza un filo meno esagerata e parossistica – comunque ce n’è a palate – e aggiungendo se mai un po’ di umorismo, che male non fa, e che anzi serve a rendere tutte le vicende leggermente meno drammatiche, dato che assisteremo a cattiverie di tutti i tipi.

kick-ass-2-aaron-johnson-christopher-mintz-plassePersonalmente, non sono un grandissimo fan di Millar e di questo modo smaccatamente pulp di mettere in scena maltrattamenti a mentecatti in costume (buoni o cattivi che siano), ma non si può dire che questo sequel non abbia nerbo e non si dimostri superiore a un sacco di capitoli 2 della storia recente. La pellicola è inoltre arricchita da una buona prova del cast, dal bietolone Aaron Taylor-Johnson alla più che apprezzabile Chloë Grace Moretz… e sì, anche del vecchio Jim Carrey, in fin dei conti poco più di un cameo: siamo felici che poi si sia redento dalla sua via della violenza… *rolleyes*.

motherrussia1Detto ciò, la corsa di devastazione e pathos raggiungerà il suo culmine con un grande scontro nel covo a metà strada tra bordello e bunker dello SPECTRE di Mother Fucker, con tanto di bondiano squalo nell’acquario. Curioso che, tra la massa di pazzi in costume, i due soggetti più super… siano due donne, differenti in tutto: età, altezza, stazza, nazionalità. Hit-Girl vs. Mother Russia, ladies & gentlemen, altro che Street Fighter!