Se Twilight è da considerarsi un Best Seller della letteratura Horror, Atipico Vampiro di Giacomo Lucarini allora è quantomeno il corrispettivo Horror de l’Ulisse di Joyce. Fine della recensione: ora andate a comprarlo e leggetevelo.
Ah no, scusate. Il romanzo Atipico Vampiro, edito da Giovane Holden Edizioni, non è ancora uscito, sarà presentato – facendo sfoggio della meravigliosa copertina realizzata da Lucio Parillo – all’attesissimo Florence Fantastic Festival, il grande evento dedicato a fantasy, fantascienza, cinema, tv e letteratura a 360°, domenica 12 Maggio 2013, alle ore 13, presso la Sala Incontri della Fortezza Da Basso.
Segnatevi questo appuntamento, perché ne vale davvero la pena. E visto che sono un poco in anticipo, che il libro l’ho letto in anteprima e che il tempo voialtri lo dovete anche occupare in qualche modo, parliamo un po’ dell’autore e di questo suo romanzo d’esordio.
Quando sei un ragazzino cresciuto negli anni ’80 ti porti dietro un sacco di psicosi, in gran parte causate dalla visione di certi cartoni animati, una sporta di ricordi che sembrano risalire al pleistocene e un immaginario pieno di figure archetipe che anni dagli anni ’90 in poi tutti sembrano fare a gara per demolirti.
Giacomo Lucarini è un (ex) ragazzino degli anni ’80. Cresce con libri e cartoni animati, imparando presto a scrivere e scarabocchiare. Poi si dedica al teatro, a numerose attività nel settore della comunicazione e per un decennio si divide come giornalista tra televisione e carta stampata.
Ora ha scritto un romanzo, Atipico Vampiro.
Diciamolo subito, prima che orde di Troll da Forum che non hanno trovato il loro posto in World of Warcraft, vengano a puntare indici accusatori su di me e sulla mia partigianeria: Giacomo Lucarini è un amico e collega, con lui ho passato giornate massacranti a intervistare, fotografare, filmare i volti più disparati e noti del maistream. Abbiamo diviso camere d’albergo, piatti al ristorante e – non ancora contenti – nei lunghi percorsi ferroviari abbiamo sconvolto astanti con le nostre considerazioni su film coreani, fumetti d’autore, musica e altre amenità che rendono l’uomo l’animale più interessante (se escludiamo dalla lista le Tartarughe Ninja, ovvio).
Io e Giacomo “Giac” Lucarini abbiamo pressoché gli stessi gusti, ci piacciono gli stessi film (che citiamo a memoria), gli stessi fumetti, gli stessi serial, e gli… oh dai, avete capito no?
Tutto questo cappello per dirci che stai facendo una “marchetta” imitando lo stile libero della Cesara Buonamici? Manco per sogno!
Conoscere Giac e aver diviso con lui percorsi, pensieri e parole, mi permette di dirvi che questa sua prima opera meriterebbe di essere letta anche solo per la metà delle citazioni ivi contenute.
Questo se voi mi aveste dato retta e lo aveste già comprato e letto, lo sapreste. Ma invece no, state qui a perdere tempo con uno scribacchino come me, invece di dare il giusto tributo a un Vero Autore™.
La sinossi di Atipico Vampiro è quanto mai semplice: Daniele è un ragazzo di poco più di vent’anni. La sua vita cambia in modo radicale quando scopre di essere diventato un vampiro. Ma nulla è come potrebbe aspettarsi: niente canini aguzzi, niente superforza, niente sensi aumentati e fascino tenebroso… per lui soltanto problemi in più nella vita di tutti i giorni (e sete di sangue). L’incontro con la giovane e strana Iside sarà il primo di una serie di ulteriori sconvolgimenti.
Vedo già le facce perplesse di alcuni di voi, gli “Ehmbé?” onomatopeici che vi portate sul fumetto che avete in capo, lo scetticismo di sfogliare l’ennesimo libro di vampiri e mary-sue in fregola, non vedendo l’ora di dire “Oh ma che è ‘sta ricchionata emo?”
Non fatevi ingannare gentaglia varia e pendagli da forca in ascolto, questo libro è qualcosa di diverso… di Atipico. Tra romanzo fantasy e racconto di formazione, tra letteratura pulp e romanticismo, Lucarini ci presenta una storia di “ordinario vampirismo” da un punto di vista inedito e ironico. Atipico Vampiro è l’anti-Twilight per eccellenza: veloce, umoristico, citazionista e rock ‘n’ rolla, pur non rinunciando ad un romanticismo brillante e disilluso.
Atipico Vampiro è come Giacomo, ti guarda con quello sguardo sbarazzino e quel sorriso paraculo e ti spara una battuta fulminante, che ti fa ridere alla prima pagina e ti fa pensare fino all’ultima.
Atipico Vampiro ribalta i ruoli, rendendo il più letale “signore della notte” un antieroe un po’ sfigato in balia degli eventi e presentando una mary-sue dagli occhioni jappi tutt’altro che vittima, anzi, motore della storia non più come innamorata in fregola, ma come generatrice di fascino e mistero.
Atipico Vampiro, di cui trovate la pagina internet a queste coordinate, non è l’Anti-Twilight perché riporta il vampiro ad antichi fasti, ma perché inverte, mescola, rimaneggia plot e ruoli, creando una mescolanza tale da risultare irrinunciabile per chiunque ami un certo tipo di letteratura e anche per chi quel tipo di letteratura non la ama per niente.
Vi ho già detto di smetterla di perdere tempo e di correre a comprare/prenotare questo romanzo? Tenete d’occhio il sito per tutti gli aggiornamenti e le info che arriveranno a breve!