Un luogo dove sviluppare nuove idee e progettualità, di cultura e formazione, legato alla comunicazione per immagini. Un luogo in cui le sinergie e il grande bagaglio di contatti, opportunità e conoscenze, nato e cresciuto nella città di Lucca, con il festival Lucca Comics & Games, possano trovare un ulteriore sviluppo.
Questo sarà Lucca Expo Comics Museum, che il Comune di Lucca e di Lucca Crea srl (società che organizza il festival Lucca Comics & Games), stanno progettando insieme, grazie agli importanti finanziamenti che la valenza del progetto è riuscita a conquistare.
A presentare lo stato del progetto il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, insieme all’assessore Serena Mammini, con Giovanni Russo, di Lucca Crea srl, responsabile per il nuovo Expò Comics, con il senior consultant Renato Genovese.
Per la rinascita di questo luogo, che non sarà più solo museo del fumetto, ma un vero e proprio hub, destinato a mettere in contatto il pubblico degli appassionati, degli studiosi, dei docenti, degli artisti e degli editori, con i loro ambiti di interesse, utilizzando le competenze professionali e imprenditoriali presenti in questi settori, l’amministrazione comunale può contare su più di 7 milioni di euro, derivanti da risorse comunali, regionali e statali, grazie anche ai fondi ottenuti recentemente dal Mibact, che ammontano a 2 milioni di euro.
IL PROGETTO STRUTTURALE. Nello specifico il progetto si sviluppa attorno ad una hall centrale, corredata da biglietteria e desk informazioni, su cui si affacciano ed interfacciano le aree dedicate alle esposizioni permanenti, alle esposizioni temporanee, sala eventi/proiezioni, sale lettura e biblioteche. Si prevede inoltre uno spazio autori, un’area di lavoro attrezzata, una foresteria, uno spazio di aggregazione con la realizzazione di una caffetteria/bookshop, accessibile anche senza biglietto.
PIANO LAVORI DUE FASI. La Prima fase, per un importo complessivo di 5,2 milioni di euro, si riferisce ad una porzione di area già interessata dal progetto Piuss “Lucca Dentro” oltre all’edificio che ospitava il vecchio Museo del fumetto.
In particolare si prevede: per le aree dei locali di servizio (piano terra) e dell’esposizione permanente (primo piano) un intervento di ristrutturazione, riqualificazione, restauro e miglioramento sismico. Per le zone che saranno dedicate a sala eventi/proiezioni e area per esposizioni temporanee, già oggetto di ristrutturazioni nel 2002/2003, si prevede un intervento di valorizzazione e completamento; infine per quanto riguarda il chiostro interno, sono in programma la riqualificazione della pavimentazione e la copertura dello stesso, attraverso la realizzazione di una copertura trasparente, con l’obiettivo di creare un nuovo e ampio locale da adibire ad hall centrale del museo.
Il piano dei lavori, inoltre, comprende anche la realizzazione di un solaio o di una passerella interpiano, così da mettere in comunicazione le due aree adibite a esposizione permanente, aumentando notevolmente la superficie utilizzabile e rendendola meglio adattabile alle varie esposizioni che andrà a d ospitare.
Sempre per la prima fase I maggiori elementi di novità sono contenuti nella trasformazione dell’area di intervento originariamente prevista dal Piuss, andando a inglobare anche altre parti dell’ex Caserma Lorenzini,
Affacciata su piazza San Romano, l’ala che è prolungamento naturale dell’attuale museo diventerà la casa degli autori, con uno spazio di lavoro attrezzato e una foresteria che permetterà di ospitare dalle tre alle sei persone contemporaneamente. Si prevedono, anche qui, interventi di ristrutturazione, riqualificazione, restauro e miglioramento sismico.
L’esterno, ed ecco che si completa così il piano delle opere per il secondo lotto, verrà trasformato in giardino, attrezzato anche per eventi all’aperto.
Infine, la seconda fase è interamente dedicata agli interni del museo del fumetto (1,4 milioni di euro): arredi, allestimenti espositivi propriamente detti, scenografie, impianti di illuminazione, impianti audio/video, infrastrutture di rete, server centralizzato capace di pilotare l’intera struttura, oltre alle necessarie dotazione di computer e attrezzature multimediali.
IL PROGETTO CULTURALE: UN CENTRO VIVO
In Italia lo abbiamo sempre considerato una forma espressiva minore, ed è dunque con stupore che molti scoprono, oggi, che in questi anni, l’Italia è diventata una delle potenze mondiali del fumetto.
Il fumetto italiano è un’arte che si basa su di uno straordinario passato, che vive nel presente un’eccezionale stagione creativa e che guarda al futuro con fiducia e rinnovata consapevolezza dei propri mezzi.
Un’istituzione che si occupi di fumetto, deve guardare a tutti e tre gli orizzonti. Per questo, il nuovo Lucca Expo Comics Museum sarà in parte biblioteca, in parte museo, in parte centro culturale. Una casa della memoria e della creatività, non solo aperta tutto l’anno ma attiva tutto l’anno.
Il museo del fumetto adotterà da una parte gli standard dei musei e delle biblioteche; ospiterà autori e attività che coinvolgano anche il pubblico; attiverà un programma espositivo che racconti quel che è accaduto, accade e possibilmente accadrà, sia nel mondo del fumetto e dell’immagine che in quello reale, visto attraverso lo sguardo dei creativi. A fianco a questo accoglierà, conserverà e renderà fruibili albi, volumi, tavole originali.
Si verrà all’Expo per molti motivi: divertirsi, imparare, partecipare; ma anche solo per leggere in pace un buon fumetto, da una collezione che ambirà ad essere la più ricca d’Italia.
UN PRIMO ATTO: UNA DONAZIONE DI ORIGINALI DI GINO D’ANTONI
A sancire il primo passo di questo nuovo viaggio, oggi, il Lucca Expo Comics Museum vede la prima donazione che sarà formalizzata più avanti, con la consegna di alcune tavole, layout originali di Gino D’Antonio (1947 – 2006) fumettista italiano, autore fra l’altro della Storia del West un’epopea fumettistica realizzata con un rigoroso lavoro di documentazione, che per prima rappresentò il realismo il Far West.
La donazione è stata consegnata da Dario Dino Guida e Riccardo Moni da parte di Marco Cortellazzi.