V versus V

Chi non ricorda la serie degli anni ’80 in cui dei lucertoloni mascherati da umani giungevano sul nostro pianeta con false promesse di pace solo per privarci delle nostre risorse? E chi non ricorda l’affascinante Diana che trangugia un topo vivo? Un’immagine che è sicuramente rimasta nell’immaginario collettivo di chiunque abbia visto V – Visitors.

Ora, a venticinque anni di distanza, ecco che il network statunitense ABC ci riprova: prende il marchio della serie, gli dà una bella spolverata e una lucidata, e confeziona un nuovo, scintillante prodotto. Ma sarà in grado di catturare i nostalgici della vecchia serie assieme ai nuovi spettatori?

Le premesse naturalmente sono le stesse: una razza extraterrestre dall’aspetto simile al nostro ma molto più evoluta di noi giunge con una flotta di astronavi sulla Terra e le staziona sopra le più grandi città del pianeta. Gli alieni affermano di venire in pace e di voler condividere con noi benessere e tecnologia… ma dietro le loro parole, come dietro i loro volti, si cela una terribile minaccia…

v2009 Innanzitutto possiamo dire che la differenza principale fra i due V sta nell’impostazione: la miniserie più il telefilm dei Visitors anni ’80 sono figli del loro tempo, con una storia che ci presenta semplicemente lo scontro fra le due opposte fazioni. Invece nel V odierno abbiamo una narrazione più articolata, in cui le vicende dei vari personaggi procedono fianco a fianco e spesso si intersecano. Tempi più dilatati, quindi, ma che consentono una maggior introspezione e più chiarimenti delle motivazioni che animano ciascuno dei diversi protagonisti.

Nella serie attuale di squame e topi mangiati finora quasi non se ne vedono, e questo non certo perché vogliano risparmiare sugli effetti speciali. I Visitors sono più umani… almeno all’apparenza, e non c’è più traccia nemmeno della celebre voce sdoppiata della serie originale. Si tratta più di creare una certa suspense, anche se la paranoia di umani che potrebbero in realtà essere dei V non arriva al livello dei Cylon di Battlestar Galactica.

Due parole vanno sicuramente spese sul capo dei V, Anna, un’affascinante Morena Baccarin (già nota per i suoi ruoli in Firefly e SG1) che non ci fa certo rimpiangere la bella e cattiva Jane Badler, ossia la Diane di cui parlavamo sopra. E questo perché i due personaggi sono sensibilmente diversi. Anna infatti è di gran lunga più subdola di Diane: per realizzare i suoi piani vuole l’opinione pubblica mondiale dalla sua parte , e lontano dai riflettori non si ferma davanti a nulla per ottenerlo. Ma il suo ruolo non si limita a questo: per i V infatti lei è una sorta di capo spirituale e, cosa più importante, una “regina” come può esserlo quella di un alveare…

V-Diana-Anna Dove pecca allora la serie attuale? Be’, di certo in diversi buchi logici e di trama: insomma, è mai possibile che i V, con la loro tecnologia avanzatissima, non siano in grado di costruire aggeggi con telecamere decenti o effettuare delle intercettazioni ambientali sulla loro stessa nave per individuare i dissidenti? E come mai nei posti più delicati non c’è una sola guardia o anche un sistema di sicurezza automatizzato, ma chiunque può entrarci indisturbato?

Ciliegina sulla torta per gli affezionati del telefilm originario sono alcuni riferimenti alla serie originaria, tutti piuttosto riconoscibili. E invece, per i fan delle serie TV, ci sono alcuni volti noti come ad esempio Elizabeth Mitchell (Lost), Joel Gretsch (Taken… e inoltre è il genero di William Shatner ;)) o Laura Vandervoort (Smallville).

Ultima cosa da notare è la programmazione italiana: è davvero singolare come l’arrivo della serie (qui in Italia trasmessa su Mediaset Premium sul canale Joi) sia stato preannunciato da un battage pubblicitario di tutto rispetto, con ottime idee come lo spot nello spot… ma nella pratica tutto si è poi concluso con la messa in onda di solo quattro dei dodici episodi di cui la prima stagione è composta. Misteri del marketing, che anche in questo caso ha penalizzato una serie su cui comunque aveva investito parecchio… e agli spettatori rimangono le serie incomplete!

Per concludere, che possiamo dire su questa prima stagione? Di certo V sa prendere spunto dal suo predecessore in maniera non banale e attualizzando parecchi dei temi trattati. Ci sono ancora un po’ di cose da limare, ma quanto visto finora lascia ben sperare, soprattutto poiché le vicende sono nel bel mezzo del loro sviluppo e molte domande rimangono ancora senza risposta. Almeno in questo caso abbiamo la certezza che la seconda stagione è stata confermata.

E adesso, per chi ancora non l’avesse mai visto, un messaggio da parte di Anna 😉

httpv://www.youtube.com/watch?v=K1brxsE3tn4