Powers. Un CSI: Supereroi oppure un Watchmen dei poveri?

Una serie tv sui supereroi ma seria? Tratta da fumetti di Brian Michael Bendis?
Con Sharlto Copley (District 9)?

“Mia”, ho subito pensato.
Un po’ perché mi intriga il tentativo di coniugare i superpoteri con il mondo reale e le trame poliziesche/noir, un po’ perché non riesco a non sperare che prima o poi anche in tv si riesca a creare un connubio tra roba pregevole ma da ragazzini (Arrow, Flash) e grandi speranze infrante (Heroes).

Quindi, ecco che il prodotto di Playstation Network, basato sull’opera di Bendis, mi ha incuriosito fin da subito. Nei primi giorni di marzo i primi episodi sono stati rilasciati e confesso che mi hanno piacevolmente intrattenuto per 45 minuti ciascuno.

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Scritti dall’autore di romanzi e fumetti Charlie Huston e diretti dal clipparo e regista David Slade (30 giorni di buio ma anche Twilight: Eclipse), il pilot e l’episodio numero due sono componenti di un onesto prodotto che non cerca di fare il passo più lungo della gamba, risulta credibile e ben diretto nonostante la limitatezza del budget ed ha una scrittura a fuoco anche se molto elementare.

La trama. Nel nostro mondo (in una realtà parallela) esistono persone con superpoteri e vengono chiamate Powers. Alcuni sono eroi, altri criminali, altri fanno quello che vogliono. Christian Walker è un poliziotto, un ex-Power che ha perso i poteri quasi 10 anni prima in uno scontro mortale con il suo ex-mentore. Vecchi amici muoiono, nuovi partner arrivano per Walker ma soprattutto vecchi nemici tornano dal passato, mentre una nuova droga gira per le strade…

Il flirt con la banalità e il già visto è ovvio, ma Powers riesce a saltare l’ostacolo, per adesso, grazie ad un cast pregevole – Copley e Noah Taylor su tutti – e qualche idea carina buttata qua e là. Sperando che i buoni spunti non vadano sprecati, non possiamo che confidare nella brevità della stagione, 10 episodi programmati, e il talento dei nomi coinvolti nel team produttivo.

Il “sottobosco” dei supereroi calati nella realtà fa un po’ Watchmen (anche se qui i superpoteri esistono davvero), mentre la struttura da poliziesco con tanto di coroner sa di CSI e compagnia cantante, così come i “super” controllati a vista e tollerati dalla società, ma umani e contraddittori, ricorda The Boys di Garth Ennis. Al momento Powers è un ibrido che non si sbilancia, anche se il season trailer non lascia spazio a dubbi: a un certo punto le mazzate la faranno, giustamente e inevitabilmente, da padrone.

Se vi piacciono i fumetti, i supereroi, persone che volano e che hanno problemi – ma lo stile Garth Ennis estremo e violento vi crea allergia – questa può essere un’ottima soluzione alle vostre ore libere. Non troppo originale, non troppo revisionista, non troppo velenosa e pulp. Ma può essere qualcosa di più della “solita minestra”.
Per adesso attendiamo fiduciosi.