La fine degli eroi?

Un’altra serie TV giunge al termine, o almeno così pare. La NBC infatti ha recentemente annunciato la chiusura di Heroes, il telefilm ideato da Tim Kring (già creatore di Crossing Jordan, sempre per la NBC)  nel 2006 che narra le vicende di diverse persone dotate di “poteri speciali”.

La cancellazione avviene al termine della quarto anno di programmazione della serie a causa del budget troppo alto (fra cast ed effetti speciali), dopo che in effetti gli ascolti erano andati via via calando dalla prima stagione, che invece aveva attirato un notevole numero di fan, sia negli USA che altrove. Qui in Italia, pur essendo stata abbastanza pubblicizzata sull’onda del successo statunitense e trasmessa all’inizio in prima serata su Italia 1, la serie non ha ottenuto un riscontro di pubblico sufficiente ed è quindi stata relegata, pur indegnamente, in fasce sempre più notturne.

heroes-redemption Certo, non si può dire che Heroes si sia mantenuto sempre su livelli alti: dopo una prima stagione davvero interessante, sia la seconda (complice lo sciopero degli sceneggiatori), sia la prima parte della terza si sono rivelate un vero passo indietro (o anche passo falso, per certi versi), anche se in seguito la qualità è tornata decisamente a crescere.
Pur essendo debitore agli X-Men per parecchie delle tematiche trattate, Heroes si è sempre distinto per vari “salti temporali,” con puntate ambientate da sei mesi a quarant’anni prima… o anche cinque anni dopo!
Altro punto di forza sono sicuramente i personaggi.
Pensiamo a Sylar, l’assassino che ruba i poteri altrui e che sulle prime doveva apparire solo per poche puntate; poi il fascino oscuro del personaggio e le indubbie capacità di attore di Zachary Quinto (che anche grazie a questo è diventato, come sappiamo, lo Spock dell’ultimo Star Trek di J.J.Abrams) lo hanno reso il cattivo più intrigante dei diversi volumi che compongono la serie (be’, tutti tranne uno).
Altro personaggio chiave è sicuramente Claire Bennet, la cheeleader da cui, nel primo volume, dipendono le sorti del mondo, interpretata dalla brava Hayden Panettiere e che nel corso delle varie stagioni diventa sempre più un punto focale della vicenda anche se il suo unico potere  è quello di rigenerarsi (anche se in effetti non è poco, dato che la rende praticamente immortale).
E come non ricordare Hiro Nakamura (Masi Oka), il signore del tempo e dello spazio, capace di fermare il tempo, di teletrasportarsi in giro per il mondo, e di viaggiare nel passato e nel futuro… soprattutto per il fatto che si tratta di un vero e proprio nerd! E nella quarta stagione ci sono addirittura un paio di episodi in cui si ritrova a parlare “in codice”, utilizzando tali e tanti riferimenti da Star Trek, Star Wars e fumetti assortiti che solo un altro nerd (come il suo inseparabile amico Ando) potrebbe comprendere… e anche nelle altre puntate questi riferimenti si sprecano, naturalmente!

E così, alla fine della quarta stagione, ossia del volume V (“Redemption”), pare che le vicende si concludano… o no? Come nella miglior tradizione di Heroes, gli ultimi minuti dell’ultima puntata lasciano spazio all’inizio del volume successivo. E così resta il dubbio: ma se la serie è stata dichiarata chiusa, perché compare il titolo di questo fantomatico volume VI, “Brave new world”? Uno dei protagonisti della serie, Greg Grunberg (che in Heroes interpreta Matt Parkman), sul suo twitter all’indomani della cancellazione ha postato un messaggio che lasciava intendere delle novità in vista… e l’ipotesi più accreditata è che la NBC possa realizzare un film per la TV, di una lunghezza pari a 2 o 4 episodi. Perciò non temete: se vi piace Heroes, probabilmente presto ci sarà la possibilità di rivedere i vostri beniamini… e come direbbe Hiro: “Yatta!”