In uscita l’11 settembre, Sacred Heart è una delle nuove pietre miliari del coming of age a fumetti.
L’archetipo narrativo non è quello del teen drama ma un Signore delle mosche moderno dove non ci sono adulti o autorità. Da Alexandria infatti, sperduta cittadina della provincia americana, gli adulti se ne sono andati e nessuno sa se e quando torneranno.
La storia si concentra sulla vita di Ben, un’adolescente arrabbiata e solitaria, che fa tatuaggi e va a concerti punk.
Ma Sacred Heart è un’opera corale, e attraverso le relazioni interpersonali dei personaggi l’autrice affronta temi fondamentali come la demarcazione tra sesso e amore, fede e religione, adolescenza ed età adulta.
Sullo sfondo una misteriosa serie di omicidi che colpisce proprio dei ragazzi della scuola cittadina: omicidi senza spiegazione né soluzione.
Liz Suburbia esplora l’alienazione e la fragilità umana, in una narrazione dove tutto trasuda incertezza e la ricerca è quella di un’ancora di salvataggio per non andare alla deriva.
Un graphic novel pieno di atmosfere inquietanti che la critica statunitense ha paragonato a fumetti imprescindibili come Love and Rockets, Black Hole o i lavori di Brandon Graham.
«Il lavoro di Liz Suburbia ha un’autenticità intrinseca che ammiro molto.
I suoi sono i fumetti che leggo per ricordarmi quanto i fumetti possano essere grandiosi.»
Brandon Graham
(King City)
Eris edizioni è lieta di annunciare la pubblicazione del primo graphic novel di Liz Suburbia, una delle nuove e più promettenti voci della scena del fumetto indipendente degli States.
Nella sua ricerca continua di nuove narrazioni, eterodosse, capaci di ibridare diversi generi, Eris non poteva non portare in Italia un’autrice che per il suo universo creativo è già stata paragonata dalla critica statunitense a fumetti imprescindibili come Love and Rockets, Black Hole o i lavori di Brandon Graham.
Da ogni pagina traspare il suo background: il suo stile si è affinato tra fanzine, filosofia DIY e punk comix. Lo stesso Sacred Heart è prima uscito a puntate sul suo sito, quando l’autrice aveva solo 25 anni, e poi è stato pubblicato da Fantagraphics Books nel 2015 dopo esser stato ridisegnato completamente.
Liz Suburbia è riuscita a creare una delle nuove pietre miliari del coming of age a fumetti proprio perché non si è focalizzata sui canoni del genere. La storia si concentra sulla vita di Ben, un’adolescente arrabbiata e solitaria, che fa tatuaggi, va a concerti punk e s’infastidisce per il sessismo delle canzoni della band locale.
Ma questa è un’opera corale, e attraverso le relazioni interpersonali dei personaggi – Ben e sua sorella, Ben e il suo migliore amico, Ben e i suoi compagni di scuola – l’autrice affronta temi fondamentali come la demarcazione tra sesso e amore, fede e religione, adolescenza ed età adulta.
Sullo sfondo una misteriosa serie di omicidi che colpisce proprio dei ragazzi della scuola cittadina: omicidi senza spiegazione né soluzione.
I personaggi di Liz Suburbia cercano di essere forti, indipendenti, ma non possono che vivere i propri traumi in solitudine.
L’archetipo narrativo non è quello del teen drama, ma un Signore delle mosche moderno, dove non ci sono adulti o autorità, gli adulti di Alexandria infatti se ne sono andati e nessuno sa se e quando torneranno.
Lo scenario è la provincia americana, una sperduta cittadina con atmosfere sospese e l’impossibilità di conoscere il futuro e fare piani che vadano più in là della serata. Liz Suburbia esplora l’alienazione e la fragilità umana, in una narrazione dove tutto trasuda incertezza e la ricerca è quella di un’ancora di salvataggio per non andare alla deriva.
Sacred Heart è un’opera importante, che potrebbe essere la prima di un percorso narrativo più ampio, l’autrice ha già dichiarato che le piacerebbe proseguire con altri tre volumi con la stessa ambientazione e gli stessi personaggi raccontati in altre età della vita.