Hitchcock – La recensione

Più che Hitchcock, Psycho, più che Psycho… psicologia di una coppia. È così che il regista di documentari Sacha Gervasi decide di affrontare l’ingombrante figura di un genio del cinema, Sir Alfred Hitchcock.

Nel breve lasso di tempo che porta dall’idea alla prima proiezione di quel gioiello cult di Psycho, l’opera scruta in maniera resize disincantata e ironica, con qualche punta di dramma e di delirio, la vita del maestro della macchina da presa inglese e di sua moglie Alma, vera “eminenza grigia” dietro il suo successo. Un grande uomo è sempre difficile da avere come compagno: lo sa bene Alma, che in questa ricostruzione (molto) romanzata della travagliata lavorazione di un film-manifesto, per l’epoca audace e scandaloso, è praticamente la protagonista. La moglie di Hitch (scrittrice, sceneggiatrice, montatrice e vice-regista) infatti domina la scena e la mente del noto guru del cinema, anche se purtroppo la parte a lei dedicata, la sottotrama ‘fedifraga’, è forse la più debole dell’intera operazione.

DSC_8713.NEF Che non si cerchi un film filologicamente attento è chiaro (halleluja), che l’ironia che l’inglese amava molto regni, si nota fin da subito, con l’incipit sornione e sguardo in macchina alla Alfred Hitchcock presenta. L’effetto tv-movie, infine, che colpisce molti di questi prodotti, viene comunque aggirato con sobria eleganza facendo del buon cinema senza patina e senza didascalismo accentuato. Non era semplice: la trappola è sempre dietro l’angolo, specie quando si parla di mostri sacri. Hitchcock è un film divertente, che può essere visto con gioia da fan del regista e da spettatori occasionali, data la notorietà dell’argomento: certo, ricordarsi abbastanza bene alcune sequenze di Psycho (al di là della celeberrima doccia) aiuta e non poco.

Grande prova di sir Anthony Hopkins nei (larghi) panni di Hitchcock, con una mimesi impressionante anche nella mimica facciale e 24046366 nel tono di voce flemmatico; solidissima la prova di Helen Mirren, sempre una garanzia per eleganza e fascino. Il resto del cast è abbastanza decorativo, soprattutto le due ‘bionde’ (vere o presunte…) Scarlett Johansson (ovvero Janet Leigh) e Jessica Biel (la bistrattata Vera Miles), mentre James D’Arcy è un Anthony Perkins impressionante per somiglianza, e Michael Wincott è… il serial killer Ed Gein (!!!). Piccolo cameo per l’ex karate kid Ralph Macchio (gulp!).

Consigliato.